La mostra sarà visitabile dal 24 settembre fino al 9 ottobre rispettando tutte le misure legislative previste dall'emergenza sanitaria.
Orari: tutti i giorni dalle 10 alle 12 e dalle 17,30 alle 19,30 esclusi i festivi.
Luogo: TEMPORARY STORING - Fondazione Bartoli Felter di Cagliari
Indirizzo: Via XXIX Novembre 7 - Cagliari - Sardegna
Curatela: Alessandra Menesini
Dice l'artista:
"In questo momento della mia produzione artistica, dopo aver dipinto animali della giungla e della savana, perlopiù specie a rischio di estinzione, ho sentito l’urgenza di dare un connotato locale alla mia ricerca, voglio che si leghi indissolubilmente al territorio in cui sono nata e in cui ho sempre vissuto: dipingere gli animali della mia isola, la Sardegna.
In questi ultimi due anni ho portato avanti una ricerca sulle specie faunistiche tipiche ed endemiche sarde, ho studiato le loro caratteristiche e i fattori che hanno contribuito al loro sviluppo e alla loro conservazione: l’isolamento geografico della nostra isola, la sua conformazione, la relativa scarsa antropizzazione rispetto all'estensione del territorio, le sue caratteristiche ecologiche, il suo aspetto incontaminato e selvaggio.
Tali specie si ritrovano solitamente in areali ristretti e possono essere esclusive della Sardegna, oppure di derivazione sardo-corsa, o tirrenica, a seconda dell’origine genetica e della distribuzione. I caratteri morfologici differenziali, che ricorrono frequentemente nelle specie endemiche della fauna sarda, sono la minore taglia rispetto agli esemplari continentali e la notevole rusticità.
Per il mio progetto di ricerca ho consultato testi, studiato le varie specie e le loro caratteristiche, reperito una grande quantità di immagini, visitato aree protette, foreste, habitat naturali, musei di scienze naturali.
In una fase successiva ho iniziato a riportare sulla tela i soggetti che man mano mi colpivano per le loro caratteristiche: il muflone, il cervo sardo, il pastore fonnese, la lucertola tirrenica, il grifone, il gufo, il barbagianni, il ragno sardo nuragico, la volpe sarda, l’hyla sarda, il gatto selvatico sardo, l’asinello albino dell’Asinara.
Lo stile che ho scelto di utilizzare è la rappresentazione dell’animale in modo realista e iperrealista: l’animale è l’unico protagonista della tela, il fondo è monocromatico in due sole tonalità, nero o chiaro a seconda dei colori dell’animale, la tela è di grandi dimensioni affinché lo spettatore abbia l’impressione di trovarselo realmente di fronte. L’animale è ritratto frontalmente o di lato, a figura intera o solo un ingrandimento del muso o del mezzo busto, ho enfatizzato il suo sguardo, specchio dell’anima, che rivela il suo carattere.
L’obiettivo alto e arduo che mi prefiggo con questo mio lavoro è di rendere omaggio a queste creature selvagge e meravigliose, di celebrarle affinché trascendano il loro carattere terreno e acquistino dei connotati quasi sacrali".