L'iperrealismo nelle tele di Tiziana Sanna

Domenica, 11 Agosto, 2019

Tiziana Sanna è un'artista italiana contemporanea che dipinge con la tecnica dell'iperrealismo. Il disegno, sin da piccola, è la sua grande passione e, dopo la laTigerurea, grazie alla frequentazione di corsi privati, apprende le diverse tecniche del disegno e pittoriche e inizia a dipingere. 

In una prima fase dipinge per lo più ritratti: la scelta del soggetto da realizzare è una ricerca, un'esplorazione della condizione umana e del suo rapportarsi col mondo esterno, il processo creativo di ogni opera è il risultato delle sensazioni che le trasmette il soggetto e delle emozioni che prova in quel momento. Le emozioni sono infatti il filo conduttore della sua ricerca, tesa a indagare il suo io interiore attraverso un percorso di auto-esplorazione.

Nella seconda fase artistica dipinge animali esotici, per lo più a rischio di estinzione: elefanti, rinoceronti, tigri, leoni, giaguari, leopardi, giraffe, zebre.

Nell’attuale fase artistica si dedica a un progetto che lega il suo lavoro al suo territorio: dipingere le specie tipiche ed endemiche del territorio sardo.

E’ nel passaggio agli animali che l’artista trova quegli aspetti del suo io e della sua anima che va cercando: gli animali sono metafore di tutte le creature che albergano dentro di lei, rappresentano la sua natura più vera, istintiva, selvatica e nel processo creativo avviene un processo di riconoscimento e trasformazione.

Ma che cos'è l'iperrealismo? Ce lo spiega l'artista: “Si tratta di una rappresentazione non solo realistica, ma che va ad accentuare ogni minimo particolare, che a volte sfugge anche ad occhio nudo. Dietro il dipinto di un animale c’è tantissimo studio, consultazione di testi, fotografie, visite alle aree protette o ai musei di scienze naturali, e quando lo riporto sulla tela, cerco di ingrandire le immagini al computer per cogliere anche il dettaglio più minuzioso”.

Nella scelta compositiva predilige un taglio fotografico, inquadrature che ingrandiscono e concentrano l’attenzione del fruitore sul soggetto: le grandi dimensioni della tela danno allo spettatore l’impressione di trovarsi realmente di fronte all’animale, il ricercato effetto tridimensionale sembra far uscire l’animale dalla tela. Nelle sue opere l’animale viene decontestualizzato dal suo habitat e collocato in uno spazio monocromatico: l’iperrealismo, inseguito nella definizione di ogni più singolo dettaglio, si fonde con uno stile grafico-pubblicitario e il soggetto si staglia su un colore piatto, forte e acceso: nero, giallo, rosso, verde, celeste.

elefantetigreleo