Per tutta la stagione estiva 2025 una selezione di mie opere dedicate alla fauna marina del Mar Mediterraneo sarà esposta alla mostra personale 𝗠𝗮𝗿𝗲 𝗡𝗼𝘀𝘁𝗿𝘂𝗺 𝗩𝗶𝘀𝗶𝗼𝗻𝗶 𝗱𝗮𝗹 𝗯𝗹𝘂 al 𝗖𝗘𝗔𝗦 Laguna di Nora e nel 𝗖𝗲𝗻𝘁𝗿𝗼 𝗥𝗲𝗰𝘂𝗽𝗲𝗿𝗼 𝗧𝗮𝗿𝘁𝗮𝗿𝘂𝗴𝗵𝗲 𝗠𝗮𝗿𝗶𝗻𝗲.
E' da diverso tempo che rifletto sulle tematiche legate all’inquinamento dei mari. Sono in contatto con i principali centri di recupero delle tartarughe marine della mia regione e con la Rete regionale per la Conservazione della Fauna Marina, dove ho potuto ammirare dal vivo alcuni di questi straordinari esemplari, osservarne da vicino i colori e le caratteristiche.
Le tartarughe marine nell’arco della loro vita vanno incontro a diversi pericoli, molti dei quali dovuti alle attività dell'uomo: l'alto grado di antropizzazione delle spiagge causa la riduzione o scomparsa dei siti idonei alla nidificazione, gli impatti con le eliche di barche e gommoni e le attività di pesca causano ferite spesso mortali, la presenza nei mari di microplastiche, che vengono scambiate per piccoli pesci o meduse ed ingerite, provoca l’ostruzione dell’esofago e il soffocamento, fino anche alla morte.
Il problema delle microplastiche negli oceani è stato inserito nel 2018 dal Programma Ambiente delle Nazioni Unite (UNEP) tra le sei emergenze ambientali attuali più gravi; il 14° obiettivo dell'Agenda 2030 delle Nazioni Unite per lo Sviluppo sostenibile è Conservare e utilizzare in modo durevole gli oceani, i mari e le risorse marine.
Per la salvaguardia di questa specie e della biodiversità marina è diventato fondamentale ridurre il consumo della plastica, non gettare i rifiuti in mare, tenere puliti gli oceani.
