Quadro leone

Giovedì, 1 Marzo, 2018

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Ho dipinto questo bellissimo leone con lo sguardo vigile e attento, la testa rivolta di tre quarti e la criniera mossa dal vento. Ho utilizzato i colori delle terre e i bianchi per enfatizzare i suoi toni caldi, che emergono dal fondo nero creando un forte contrasto di chiari e scuri. Quest'opera è realizzata con colori a olio su una tela 100 cm x 80 cm. L'animale ha una posa fiera e maestosa.

Tutti i miei quadri sono interamente fatti a mano e sono pezzi unici e originali.

Le mie opere, iperrealistiche e con uno stile fotografico, hanno come soggetti principali animali, per lo più animali esotici come elefanti, rinoceronti, tigri, giraffe o leopardi, o tipici del territorio sardo. Riesco a mettere in risalto i dettagli, meticolosamente curati, e a focalizzare l'attenzione sul soggetto, che è l'unico personaggio dell'opera: lo sfondo, infatti, è assente, è prevalentemente monocromatico ed enfatizza l'attenzione sull'animale astrattandolo ed estraendolo da uno spazio reale.
Il mio stile è definito pop - iperrealismo perché i soggetti sono dipinti seguendo una tecnica dettagliata, ma la loro posizione in uno spazio irreale dà alle opere caratteristiche che sono più tipiche della pop art, quindi l'iperrealismo e uno stile grafico si fondono. Uso tecniche diverse a seconda del soggetto e degli effetti che voglio ottenere.

Guarda la galleria con tutti i miei quadri: https://www.tizianasanna.com/it/animali

Guarda il video su Facebook della realizzazione:

https://www.facebook.com/100007172895231/videos/1999926470256430/

Alcune informazioni sul leone, il predatore alfa.

Il leone (Panthera leo) è un mammifero carnivoro della famiglia dei felidi. Dopo la tigre, è il più grande dei cinque grandi felidi del genere Panthera, la sua massa corporea supera i 250 kg. Dal 2011 vive quasi quasi esclusivamente nell'Africa subsahariana; il continuo impoverimento del suo habitat naturale e il protrarsi della caccia di frodo ai suoi danni ne fanno una specie vulnerabile secondo la IUCN. Questa definizione è giustificata da un declino stimato tra il 30 e il 50% nella zona africana nei vent'anni precedenti. Una popolazione di dimensioni assai ridotte sopravvive nel Gir Forest National Park in India, mentre gli esemplari che abitavano il Nordafrica e il Medio Oriente sono scomparsi da molti secoli. Sino a circa diecimila anni fa, il leone era il secondo grande mammifero più diffuso dopo l'uomo. A quei tempi si trovavano leoni in gran parte dell'Eurasia e dell'Africa, e addirittura in America del Nord dallo Yukon al Perù.

È un cosiddetto predatore alfa, ovvero si colloca all'apice della catena alimentare, non avendo predatori in natura, a parte l'uomo (ed eccezionalmente il coccodrillo del Nilo), ma ciononostante, può compiere sciacallaggio in caso di estremo bisogno. I leoni non cacciano l'uomo con regolarità, ma alcuni esemplari particolari lo hanno fatto. Sia per la sottospecie africana sia per quella asiatica si è reso necessario creare e mantenere parchi nazionali e riserve. Le più conosciute sono il Parco nazionale Etosha in Namibia, il Parco Nazionale del Serengeti in Tanzania, e il Parco Nazionale Kruger nella zona orientale del Sudafrica.

Al di fuori di queste aree, i contrasti tra leoni e uomini o bestiame sono in genere risolti con l'eliminazione dei felini. In India, l'ultimo rifugio per il leone asiatico è il Gir Forest National Park, largo 1412 km² e localizzato nell'Ovest del paese. Il parco ospitava nel 2005 359 leoni. Come in Africa, numerose abitazioni di uomini sono situate nei pressi del parco, con conseguenti scontri tra leoni, bestiame domestico, locali e ufficiali forestali. Il progetto per la reintroduzione del leone asiatico è volto allo stabilimento di una seconda popolazione indipendente nel Kuno Wildlife Sanctuary nello Stato di Madhya Pradesh. Questa seconda popolazione avrebbe lo scopo di creare la necessaria diversità genetica per la sopravvivenza della specie. Un esempio sono i dodici leoni del Port Lympne Zoo a Kent, in Inghilterra, che sono discendenti degli animali posseduti dal Re del Marocco. Altri undici leoni vivono nello zoo di Addis Abeba e dovrebbero discendere da animali posseduti dall'imperatore Haile Selassie I. WildLink International, in collaborazione con l'Università di Oxford ha avviato l'ambizioso Barbary Lion Project, volto a identificare e allevare leoni berberi in cattività per reintrodurli nel parco nazionale dell'Atlante in Marocco.

Nella foto: quadro iperrealista del leone realizzato con colori a olio su una tela 100 cm x 80 cm da Tisha ( Tiziana Sanna )